Le tecnologie digitali sono sempre utili nell’apprendimento?

L’adozione e l’uso di tecnologie digitali – e quindi anche dei software per favorire l’apprendimento – è un approccio che va oltre la semplice scelta di un programma e del suo utilizzo da parte di uno studente che ha necessità di un supporto per studiare e per imparare, come nel caso dei bambini e dei ragazzi con DSA o altri bisogni educativi speciali.

Non a caso, gli studi effettuati sull’adozione di tecnologie assistive mettono in luce che circa il 30% di chi sceglie un supporto lo abbandona o non inizia mai a usarlo: imputare l’abbandono al tipo di software e alla capacità dello studente di utilizzarlo è un’analisi superficiale che va rivista alla luce degli obiettivi definiti e del contesto d’uso che coinvolge lo studente, la sua famiglia e la scuola.

La scelta del software si lega a doppio filo al suo ruolo nel contesto dell’inclusione scolastica e chiama in causa la scuola come luogo capace di accogliere le peculiarità di tutti i suoi allievi: è fondamentale che un software non diventi elemento differenziante o escludente, ma che venga accolto e integrato nella quotidianità, come risposta a un bisogno e come elemento che facilita l’espressione delle potenzialità, dell’autonomia, del senso di autoefficacia di ciascun allievo, e che faciliti la sua capacità di esprimersi nel contesto in cui passa molte ore ogni giorno e interagisce con figure diverse, dai suoi compagni ai suoi insegnanti.

Il software deve quindi contribuire a migliorare i percorsi di studio e di vita degli studenti, dimostrandosi efficace e di qualità: di conseguenza, l’adozione di uno strumento tecnologico deve avvenire a valle degli obiettivi individuati per ciascuno studente – obiettivi a breve, medio e lungo termine – e deve essere monitorata con costanza, con verifiche puntuali.

 

GECO, un alleato per la famiglia e la scuola

GECO è il software che risponde a tante esigenze diverse e può integrarsi in un progetto che coinvolge più attori, dalla scuola agli insegnanti fino agli educatori e ai doposcuola, per lavorare sia sul metodo di studio sia sugli aspetti più afferenti all’area educativa. È diviso quattro ambienti di lavoro ideati per aiutare i bambini a studiare e a fare i compiti con strumenti diversi che si possono combinare tra loro a seconda delle esigenze. 

I quattro ambienti di GECO sono:

  • Ambiente Quaderni – Un ambiente dedicato al testo per scrivere e arricchire i testi con immagini e immagini magiche che compaiono durante la scrittura, e corredato di sintesi vocale e correttore ortografico.
  • Ambiente Libri – Un ambiente creato per studiare con la possibilità di gestire i libri in formato digitale (PDF) modificandoli e inserendo annotazioni, di usare la sintesi vocale per leggere i testi e mettere in evidenza le parole più complesse.
  • Ambiente Mappe – L’ambiente dedicato alla creazione di mappe multimediali in modo semplice e con l’uso di fonti diverse come testi, immagini, pagine web, libri di testo, in modo integrato con gli altri ambienti di GECO.
  • Ambiente Web – L’ambiente che aiuta a cercare informazioni e risorse sul web, con l’aiuto della sintesi vocale e delle immagini magiche che appaiono vicino al testo al passaggio del mouse, tutto in modo sicuro grazie al sistema interno di parental control.

 

Home GECO

 

All’interno di GECO è disponibile anche una vasta libreria di immagini (più di 4.500) organizzata per temi diversi e sempre disponibile alla personalizzazione e all’integrazione con altre immagini scelte dagli utilizzatori. La grande scelta di immagini rende semplice arricchire documenti e mappe per facilitare la comprensione e la memorizzazione delle informazioni.

Questa struttura ad ambienti è la prima caratteristica che permette di lavorare personalizzando e configurando GECO per adattarne l’uso a situazioni, percorsi e obiettivi diversi, per materie e compiti diversi: inoltre, il suo approccio multicanale – per esempio con l’uso dei mappe, immagini, riassunti, sintesi vocale – asseconda le caratteristiche e le necessità individuali di ogni studente.

L’adulto di riferimento che usa GECO ha sempre a disposizione l’applicazione “GECO Configurazione” per personalizzare gli ambienti per adattarli alle necessità dei bambini e al loro stile di apprendimento.

 

GECO e la sua evoluzione in GECO BES

L’evoluzione naturale di GECO si è realizzata con GECO BES, con il quale abbiamo dato vita a un sistema integrato utile per lavorare con gli studenti con autismo, disturbi dell’apprendimento e altri Bisogni Educativi Speciali.

Oltre al software GECO, GECO BES mette a disposizione altri strumenti fondamentali come le Attività, la libreria di risorse e l’App gratuita per condividere schede e attività e fare esercizi.

 

Le Attività

All’interno dell’ambiente Mappe, un editor permette agli utenti registrati come Tutor di usare mappe, immagini, testi e suoni per creare, personalizzare e condividere una o più Attività concatenate – una funzione di raggruppamento utile per creare veri percorsi di apprendimento, ed esercizi che i bambini possono svolgere a casa o in classe per potenziare e stimolare le loro abilità di base.

Scheda Attività

L’area Attività all’interno del programma GECO.

 

La Libreria Risorse

Oltre 300 schede, materiali e guide per personalizzare per creare attività e mappe ad hoc per lavorare insieme all’alunno e stimolare l’apprendimento delle abilità di base, rinforzando e aumentando le sue competenze. Esplora la  Libreria Risorse in versione “demo” con materiali selezionati scaricabili).

 

La app GECO Attività

Oltre che all’interno del software, ogni alunno può usare l’app GECO Attività gratuita e installabile sul device preferito, telefono o tablet, per svolgere le attività assegnate sia a scuola sia a casa, svolgendole in modo intuitivo e coinvolgente. 

 

Aree di intervento con GECO: metodo di studio e area educativa

Lavorare con GECO significa poter agire in modo significativo su almeno due macroaree di intervento, l’area del metodo di studio e l’area educativa, lavorando per esempio sull’abilità di costruire mappe per studiare oppure su autonomie specifiche come l’acquisizione di competenze sociali. 

 

Lavorare e personalizzare sul metodo di studio con Geco BES può voler dire, ad esempio:

  • usare l’area Quaderni per scrivere, ma anche per popolare il testo di immagini per mantenere alta l’attenzione e la concentrazione e comprendere al meglio il contenuto del testo, veicolando le informazioni in modo visivo 
  • migliorare la capacità di autocorrezione utilizzando i suggerimenti o rileggendo un testo con l’aiuto della sintesi vocale per verificarne la correttezza, con ricadute positive sul senso di autoefficacia e di competenza
  • usare l’area Quaderni, in genere associata a materie di studio come l’italiano o la storia, lavorare su aspetti legati alla matematica, per esempio per migliorare la comprensione di un problema, organizzando le sue parti con un supporto visivo, oppure ascoltandolo con l’aiuto della sintesi vocale, evidenziando testi e dati usando i colori degli evidenziatori anche come codici che indicano come distribuire e organizzare diversi tipi di informazioni
  • costruire una mappa partendo direttamente dal libro digitale aperto nell’ambiente Libri, trasportando in modo facile tutte le informazioni necessarie
  • condividere un elaborato come una mappa con insegnanti e compagni, anche sulla LIM, oppure crearla direttamente in modo cooperativo con tutta la classe o un gruppo di pari, aggiungendo una dimensione interattiva e ludica a questa parte della didattica.

 

Lavorare sulla dimensione educativa con GECO BES significa, per esempio:

  • usare le Attività per strutturare esercizi o giochi da poter condividere con il ragazzo o con tutta la classe per potenziare le autonomie, creando sequenze di azioni da svolgere da solo, per esempio la gestione dell’igiene personale o il riconoscimento e l’uso del denaro; coinvolgere direttamente il ragazzo nella creazione di una sequenza corretta di azioni; riordinare le azioni necessarie per raggiungere un obiettivo
  • denominare oggetti, etichettarli scrivendo il loro nome, calibrando ogni attività sulla base delle competenze raggiunte e degli obiettivi da raggiungere
  • lavorare sugli aspetti emotivi e relazionali associando persone e stati d’animo e imparando a riconoscere le sfumature emotive proprie e altrui, per esempio lavorando in modo visivo con un termometro delle tante emozioni che il ragazzo o i ragazzi possono provare nel corso di una giornata e che provocano determinati comportamenti come risposta a singoli eventi o interazioni.

 

Questo articolo, a cura di Daniela Scapoli, è tratto dall’evento online svoltosi nel maggio 2021:

Strumenti digitali per l’inclusione educativa: GECO BES

 

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