Settimana della Dislessia! Dal 4 al 13 ottobre compresi, 20% di sconto su tutti i software compensativi!

A tre anni dalla legge 25/2022 su mondo del lavoro e DSA: cambiamenti e prospettive future

Articolo sui cambiamenti che la legge 22/2025 ha apportato su mondo del lavoro e DSA.

I passi avanti nel mondo dei DSA

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento esistono da sempre, sicuramente da prima che venissero riconosciuti e tutelati a livello scolastico e lavorativo: lo sanno bene gli adulti che sono arrivati ad una diagnosi ormai da “grandi”, magari dopo aver scoperto che i propri figli avessero un disturbo dell’apprendimento simile oppure dopo essersi informati sulle difficoltà che hanno sempre sperimentato nel loro percorso. 

La legge 170 del 2010, che quest’anno compie 25 anni (non così tanti in effetti), è stata una pietra miliare nella tutela dei bambini e delle bambine con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, dal momento che ha riconosciuto la natura specifica di queste condizioni neurobiologiche e ha sottolineato la necessità di un adattamento della didattica con strumenti compensativi e misure dispensative al fine di garantire il successo scolastico per tutti gli studenti e le studentesse

A partire da questa data storica, la consapevolezza e la tutela delle persone con DSA ha continuato ad evolversi fino ad arrivare ad un’altra novità, di cui si sentiva molto la mancanza in tema di diritti e garanzie per gli adulti e i lavoratori con Disturbi Specifici dell’Apprendimento: parliamo della legge 25 del 2022. Nonostante questa legge non sia nata specificatamente per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, propone degli importanti cambiamenti in relazione ai lavoratori e alle lavoratrici; ciò è una svolta nel mondo dei DSA, considerando che fino ad allora non c’era nessuna tutela formale e giuridica per gli adulti con una diagnosi. 

Ma quali sono le novità di questa legge così tanto attesa?

  • Divieto di discriminazione. La legge stabilisce il divieto di ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone con DSA nei luoghi di lavoro. Questo punto garantisce la possibilità di procedere con un ricorso legale per le persone che subiscono un trattamento ingiusto a causa del loro disturbo dell’apprendimento; ciò è fondamentale per garantire pari opportunità nel mondo del lavoro, prevenendo pregiudizi nell’assunzione, nella promozione e nella crescita professionali in tutti gli ambienti di lavoro.
  • Strumenti compensativi e adattamenti della metodologia di lavoro. I lavoratori con DSA hanno il diritto di utilizzare gli strumenti più adatti per compensare le loro difficoltà legate al disturbo e per raggiungere il loro massimo potenziale a livello professionale. Degli esempi possono essere: uso del computer con sintesi vocale, con correttore ortografico e con dettatore vocale, uso di calcolatrici, uso di schemi e formulari.
  • Tutela nei colloqui di lavoro. I candidati con DSA hanno il diritto di richiedere e utilizzare strumenti compensativi durante i colloqui di selezione del personale, qualora siano loro stessi a decidere di comunicare e dichiarare le proprie caratteristiche neurobiologiche. Ciò garantisce che il processo di valutazione si concentri sulle risorse e sulle capacità di ogni candidato, piuttosto che essere ostacolato dalle difficoltà nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e nelle funzioni esecutive coinvolte. Fornire gli strumenti compensativi più adatti consente alle persone con Disturbo Specifico dell’Apprendimento di iniziare un percorso di selezione del personale con la stessa prospettiva e probabilità di far emergere le proprie competenze di tutti gli altri candidati.
  • Nuove figure professionali responsabili dell’inclusione negli ambienti di lavoro. Le aziende e tutti i luoghi di lavoro sono incoraggiati a formare in maniera opportuna e aggiornata la figura responsabile della selezione del personale e dell’inclusione, ovvero il “responsabile dell’inserimento lavorativo“. Diventa fondamentale che la consapevolezza organizzativa e la formazione dei responsabili delle risorse umane si arricchisca di elementi e conoscenze che permettano l’attivazione di misure e adattamenti professionali per i lavoratori con DSA, per rendere l’ambiente lavorativo inclusivo e accogliente. 

In sostanza, la legge 25/2022 mira a garantire che le persone con DSA abbiano pari opportunità non solo a scuola e nel loro percorso di studi, ma anche nel mondo del lavoro: le caratteristiche neurobiologiche specifiche dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono tali per tutta la vita e, adattando in maniera opportuna il contesto di vita, possono diventare una risorsa e una potenzialità. Infatti sempre più spesso si parla dei punti di forza delle persone con DSA, del loro pensiero divergente e della loro creatività: sappiamo bene quanto questi aspetti possano essere utili e stimolanti nella crescita professionale di qualsiasi ambiente di lavoro. Per questo è fondamentale che queste potenzialità possano emergere e non essere limitate dalle difficoltà nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e nelle funzioni esecutive. 

Tutto ciò aggiunge un tassello importante per la costruzione di ambienti di lavoro più inclusivi e attenti al benessere di ogni singolo lavoratore o lavoratrice. 

A tre anni dalla legge…

Proviamo a fare un bilancio sui cambiamenti e sulle potenzialità di questa novità legislativa.

Prima di tutto, è diventato obbligatorio per tutte le aziende e i luoghi di lavoro avere delle figure professionali competenti e formate in materia di inclusione e di apprendimento. Allo stesso modo, è imprescindibile l’investimento economico e professionale nel welfare aziendale, nel benessere di lavoratori e lavoratrici. Tutto ciò sta portando dei cambiamenti importanti a livello organizzativo nelle singole aziende private e nella gestione dell’accessibilità nei contesti pubblici, anche se ancora tanto c’è da fare nell’applicazione e nell’implementazione effettiva delle novità della legge 25/2022.  

Nonostante i progressi fatti nell’inclusività nei contesti lavorativi, è importante sottolineare la direzione da intraprendere sul tema dei Disturbi dell’Apprendimento nel mondo del lavoro e gli obiettivi per il futuro prossimo.

  • Attivare sistemi di monitoraggio e valutazione per accertare l’effettiva messa in pratica dei principi legislativi della legge 25/2022. A questo proposito, l’Associazione Italiana Dislessia (AID) sta svolgendo un ruolo fondamentale attraverso una costante attività di sensibilizzazione e pressione politica e sociale. Infatti, l’AID, oltre ad impegnarsi nella diffusione della conoscenza della legge tra i datori di lavoro e nell’opinione pubblica, si occupa di formazione alle imprese interessate a diventare “Dyslexia friendly“.
  • Garantire formazione continua dei professionisti che si occupano di risorse umane, dato che la materia dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento può risultare nuova e non così intuitiva per chi già svolgeva questo ruolo nei contesti lavorativi prima della legge 25/2022. 
  • Facilitare l’accesso alla valutazione e alla diagnosi per gli adulti con sospette difficoltà di apprendimento. Prima ancora delle garanzie e delle tutele in ambito professionale, potrebbero essere necessari ulteriori sforzi per garantire servizi diagnostici adeguati e diffusi per la valutazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento in età adulta, sia pubblici che privati. Il rischio è che molti adulti con DSA potrebbero rimanere non diagnosticati per mancanza di informazioni e/o di strutture idonee, con un impatto sulle loro prospettive di carriera e sul loro benessere personale. 
  • Garantire un passaggio agevole tra il mondo della scuola e quello del lavoro, assicurando comunicazione e condivisione di informazioni in maniera funzionale e garantendo collaborazione efficace tra istituzioni educative e mondo del lavoro. 

In conclusione, la legge 25/2022 rappresenta un punto di svolta fondamentale e tanto atteso per i diritti di lavoratori e lavoratrici: è un investimento nel “capitale umano” che tutti i posti di lavoro possono e sono tenuti a fare per raggiungere il benessere psicologico e sociale per le persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e per tutta la società. 

A cura di Nellia Arciuolo – Psicologa del Centro di Apprendimento Anastasis

Per saperne di più ti consigliamo...
Approfondimenti
Supporto agli studenti universitari e agli adulti che hanno Disturbi Specifici dell'Apprendimento o Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, o che sospettano di avere uno di questi disturbi: diagnosi, strumenti compensativi e misure dispensative.
Prodotti
20% di sconto!
Formazione inclusa
Suite Multimediale di Software Compensativi
Suite Multimediale X tutti! SMX studio è la piattaforma online pensata per facilitare l'apprendimento di tutti gli studenti, dalla scuola secondaria di primo grado fino all'università, con particolare attenzione agli studenti con DSA e altri Bisogni Educativi Speciali. ...
90,00 IVA inclusa
Articoli correlati