Mini guida agli strumenti compensativi

La scrittura è il risultato di atti motori molto rapidi e precisi, caratterizzati da frequenti cambi di direzione e da una organizzazione sequenziale nel tempo

(R. Sassoon, Handwriting: a New Perspective, Cheltenham: Stanley Thornes, 1990)

Disgrafia

La disgrafia appartiene ai Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) ed è un disturbo dell’abilità grafo-motoria, con ricadute dirette sulla fluidità e la leggibilità del gesto grafico. È quindi una problematica legata all’aspetto motorio e non alla correttezza grammaticale o sintattica, benché la presenza di disgrafia possa avere delle ricadute anche su di esse.
La scrittura, così come insegnata a scuola, sottostà a delle specifiche convenzioni, che permettono l’esecuzione delle lettere tramite movimenti funzionali alla progressione del tratto:

  • Lettere curvilinee eseguite con andamento in senso antiorario
  • Aste verticali eseguite con andamento dall’alto verso il basso
  • Tratti orizzontali con andamento da sinistra verso destra

la disgrafia

Come detto in precedenza però, la disgrafia è un disturbo a carico delle prassie grafo-motorie e si traduce quindi in una difficoltà nella produzione/riproduzione di forme stabili e convenzionali con significative ricadute sui parametri rapidità-fluenza e leggibilità. Di conseguenza, non riuscendo a seguire il ritmo dei compagni in classe, il disgrafico tenderà a compiere omissioni e/o delezioni di parti di parole o di intere parole, senza poi riuscire a comprendere il significato di quanto scritto.

Partendo dalla scuola dell’infanzia fino ai primi anni della scuola primaria è importante prestare attenzione alla componente grafo-motoria poiché, in questa finestra temporale, è possibile eseguire percorsi di allenamento della coordinazione motoria ed oculo-manuale, che possono avere benefici anche sulle performance grafiche. Ovviamente non si avrà l’eliminazione delle problematiche legate al DSA, ma il potenziamento permetterà di ottenere un miglioramento della prestazione di scrittura.
Identificare precocemente le caratteristiche della disgrafia potrebbe risultare difficile. Esistono però dei parametri che possono essere monitorati durante i primi anni di scolarizzazione:

  • Impugnatura dello strumento grafico e pressione sul foglio
  • Velocità di scrittura
  • Capacità di tenere la riga
  • Mantenimento dell’allografo preferenziale (passaggio dal corsivo allo stampato e viceversa, all’interno della stessa frase)
  • Presenza di caratteri di dimensioni eccessive o troppo piccole ed errori di proporzioni tra le parti delle lettere

 

Ripercussioni

In quanto “disturbo specifico della scrittura di natura grafomotoria” sono chiare le implicazioni della disgrafia in compiti come prendere appunti, produzione spontanea di temi, stesura di risposte aperte e dettati, sia per quanto riguarda la lingua italiana che per le lingue straniere. Quello che salterà subito all’occhio sarà una grafia poco leggibile (non solo per il docente, ma anche per lo studente stesso), con omissioni di parti di frasi, delezioni e fusioni improprie di parole. Ma le difficoltà dello studente disgrafico sono trasversali a tutte le discipline e non si limitano solo alla scrittura di parole. Si pensi alle materie logico-matematiche, in cui è importante rispettare il valore posizionale delle cifre, le regole di incolonnamento e dove ogni segno e/o simbolo ha un preciso significato. Anche nel disegno geometrico e nel disegno tecnico possono emergere delle difficoltà legate alla gestione dello spazio del foglio, alla pressione della matita sul foglio e alla gestione degli strumenti tecnici necessari, che richiedono buone capacità di motricità fine.

 

Strumenti Compensativi

In caso di disgrafia è possibile pensare all’adozione di strumenti compensativi, differenti in base all’ordine scolastico e alla tipologia di compito da svolgere, in modo da permettere agli studenti disgrafici di far fronte alle richieste della scuola.
Nelle prime fasi di apprendimento della scrittura manuale, si può fare ricorso a impugnature ergonomiche che permettono una migliore prensione della matita o della penna e conseguentemente un minor affaticamento della muscolatura di mano e braccio. In alternativa è possibile trovare in commercio matite a base triangolare, leggermente più grosse del normale, pensate appositamente per permettere una migliore impugnatura dello strumento.

 

matite a base triangolare

 

Sempre in questa prima fase di acquisizione della scrittura si può fare riferimento a quaderni con speciali rigature e pagine con spessore maggiorato. La presenza di righe di colore alternato e i margini demarcati permette di avere una migliore gestione e organizzazione dello spazio del foglio, con conseguente riduzione dell’affaticamento visivo. Inoltre, la differente grammatura del foglio permette di resistere alla maggiore pressione esercitata dal bambino su di esso e alle frequenti cancellature. Esistono poi delle varianti pensate per la matematica, che forniscono una guida all’incolonnamento dei numeri nelle operazioni in colonna.

 

quaderni con speciali rigature

 

All’aumentare dell’ordine scolastico è possibile fare riferimento a strumenti ad alta tecnologia come computer, smartphone e tablet, su cui installare specifiche app o programmi che permettano di ridurre i tempi di scrittura e contrastare la difficoltà nella fluenza.
Il compensativo per eccellenza in presenza di disgrafia, risulta essere il software di videoscrittura. È importante ricordare, nel momento in cui viene proposto questo strumento, che è necessario introdurre il compensativo in maniera graduale e soprattutto addestrare lo studente al suo utilizzo. Per questa ragione, in una fase iniziale, sarà necessario aiutare lo studente ad impratichirsi nell’uso della tastiera così da memorizzare l’ubicazione dei tasti. Esistono diversi giochi pensati con questo obiettivo come Bachi Spaziali o programmi meno ludici come il tutore dattilo e 10 dita.

Programmi di videoscrittura, come l’Editor di ePico! o il Quaderno di Geco, integrano al loro interno componenti aggiuntive, in grado di compensare le cadute specifiche del disturbo d’apprendimento, come:

  • Autocorrezione – sostituisce la digitazione errata di alcune parole con la parola corretta, così da ovviare agli errori di battitura più frequenti.
  • Controllo ortografico – segnala la presenza di eventuali errori ortografici e fornisce suggerimenti di correzione che possono essere letti con la sintesi vocale, per discriminare più facilmente l’opzione corretta.
  • Sintesi vocale – nei casi in cui il correttore ortografico non è in grado di identificare la parola corretta, l’utilizzo della sintesi vocale permette di rileggere quanto scritto e apportare le opportune correzioni.

I programmi di videoscrittura possono inoltre integrare il dettato vocale, un componente che permette cioè di dettare parole al computer o allo smartphone per ottenere un testo scritto, rendendo quindi possibile scrivere con la voce. In commercio è possibile trovare anche software speech-to-text pensati appositamente per questa funzione, che non integrano però le funzioni viste in precedenza.
Gli editor classici non soddisfano del tutto le necessità degli studenti disgrafici, in quanto difficilmente consentono di scrivere con rapidità il linguaggio matematico. Anche in questo caso è possibile fare ricorso a software specifici, come MateMitica che serve a scrivere formalismi matematici ed integra al suo interno la sintesi vocale e un OCR (Optical Character Recognition), per ridurre gli errori di trascrizione.
Infine per compensare le difficoltà legate al disegno geometrico e al piano cartesiano si può fare riferimento a software come Geogebra, che dà la possibilità di realizzare costruzioni geometriche e modificarle a piacimento; mentre per il disegno tecnico è più appropriato l’utilizzo di programmi CAD in grado di sostituire il disegno manuale con un processo automatizzato che bypassa le difficoltà legate al disturbo d’apprendimento.

Da annoverare tra i possibili strumenti compensativi indispensabili per lo studente DSA c’è il registro elettronico di cui ormai molti istituti scolastici sono in possesso. Non è insolito che lo studente disgrafico commetta errori nel riportare i compiti sul diario, confondendo numeri di pagine ed esercizi o non riuscendo a riportare per intero la consegna del compito.

Infine, a partire dalla scuola secondaria, può rendersi utile prendere appunti durante le lezioni. Questo compito risulta particolarmente complicato per uno studente DSA in quanto richiede di prestare attenzione a quanto detto dal docente, rielaborare l’informazione e trasformarla in testo scritto mentre si continua a prestare attenzione al discorso orale. Lo studente disgrafico concentra la propria attenzione sull’atto della scrittura, perdendo quindi di vista il contenuto globale della lezione. Gli appunti presi risulteranno perciò incompleti, non lineari rispetto al discorso fatto dal docente e con errori di contenuto.
Lo strumento compensativo da utilizzare in questo caso è il registratore vocale o ancor meglio alla Smart Pen.

 

smart pen

 

La Smart Pen tipo Livescribe ECHO 2, è uno strumento che, grazie all’utilizzo di particolari quaderni realizzati con carta isometrica, permette di prendere appunti e contemporaneamente registrare l’audio della lezione. In particolare questa penna sincronizza il testo scritto con la registrazione, consentendo di non trascrivere tutto ciò che viene detto dal docente. Appuntando esclusivamente le parole chiave, queste fungeranno da segnalibri nella registrazione, permettendo di ritrovare velocemente il punto desiderato.
È importante sottolineare che il garante della privacy nella guida “La scuola a prova di privacy”, ha ribadito la legittimità delle registrazioni in classe ad uso personale per gli studenti DSA per tutta la durata del percorso scolastico.

 

Articolo a cura di:

Elisa Carli – Psicologa Laboratori Anastasis

 

 

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