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Come si scrive un PDP

Come si scrive un PDP? consigli pratici

Il contenuto di questo articolo potrebbe non essere più aggiornato. Qui puoi trovare le informazioni più recenti sul Piano Didattico Personalizzato.

Il PDP è il documento che garantisce all’alunno con una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento un percorso didattico che risponda il più possibile alle sue esigenze, rispettando le sue caratteristiche di apprendimento individuali, e il suo diritto a studiare e ad apprendere.

Il PDP è uno strumento condiviso dalla scuola con la famiglia e la sua esistenza dà forma a un momento importante di riflessione complessiva sulla persona, sui suoi punti di forza, sulle difficoltà e sulla didattica stessa e come questa possa rispondere in maniera efficace.

Come previsto dalla legge 170/2010 e dalle linee Guida 2011 sui DSA e scuola, il PDP prende forma quando la famiglia consegna alla scuola la diagnosi di DSA che sancisce formalmente la certificazione e di conseguenza la possibilità di accedere a misure educative e didattiche di supporto, a una didattica individualizzata e personalizzata e agli strumenti compensativi e alle misure dispensative.

Ne deriva quindi la necessità di scrivere PDP dettagliati e accurati perché diventino veri alleati per l’apprendimento, un patto tra scuola e famiglia che collaborano alla sua stesura. Insieme a questi due attori principali, anche la rete di supporto allo studente dovrebbe partecipare attivamente a creare il PDP.

Come è fatto e come si scrive il PDP

Per capire quali strumenti compensativi, misure dispensative, modalità di verifica e criteri di valutazione inserire nel PDP, si parte sempre dalle caratteristiche di apprendimento dei ragazzi, evidenziate dalla diagnosi e dalle valutazioni di carattere didattico emerse dall’osservazione dello studente nella sua giornata scolastica.

Il PDP descrive lo studente e ne mette in luce i punti di forza: non deve limitarsi a riproporre la diagnosi ma deve lasciare spazio agli strumenti e alle strategie che assecondano il suo stile di apprendimento e vanno applicate giorno per giorno.

Cosa inserire nel PDP

Le linee guida 2011 definiscono i contenuti devono comparire nella Documentazione dei percorsi didattici (3.1):

“Le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere dalle istituzioni scolastiche esplicitate e formalizzate, al fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese”.

Questa indicazione riguarda il PDP che deve contenere almeno:

  • i dati anagrafici dell’alunno
  • l’indicazione del disturbo e la descrizione delle caratteristiche di apprendimento
  • le indicazioni didattiche fondamentali divise tra attività individualizzate e personalizzate
  • gli strumenti compensativi da utilizzare
  • le misure compensative da adottare
  • come verificare e con quali criteri valutare gli apprendimenti

Il coinvolgimento della famiglia diventa più chiaro proprio perché nel PDP si includono anche le attività che lo studente svolge a casa: i compiti, in quanto tempo e in che modo debba svolgerli, nell’ottica di una pianificazione che tenga conto di tutti gli impegni e non porti a un carico eccessivo di compiti o a verifiche troppo vicini.

Il PDP per la scuola primaria e secondaria

La struttura del PDP rimane coerente e prevede sempre le stesse voci sia per la scuola primaria, sia per la secondaria: il riferimento è sempre il modello proposto dal MIUR o quello proposto spesso dalle scuole che li pubblicano sui loro siti web.

Dati generali: i dati anagrafici e le informazioni sull’alunno

La primissima parte del PDP raccoglie le informazioni principali sull’alunno: chi è, quale classe frequenta, chi è l’insegnante referente, qual è la diagnosi (prima redazione ed eventuali aggiornamenti).

Le altre informazioni richieste in questa sezione sono:

  • Interventi pregressi o contemporanei al percorso scolastico – Si indica se ci sono state attività scolastiche o extrascolastiche dedicate all’alunno, chi le ha realizzate e per quanto tempo e in qualche struttura nel caso delle attività extrascolastiche.
  • Scolarizzazione pregressa – Contiene tutte le indicazioni sul percorso scolastico fino a quel momento: qui vanno inseriti tutti gli eventi collegati come i debiti scolastici, anni ripetuti ecc.
  • Rapporti scuola-famiglia – La sezione descrive le azioni della famiglia dal momento della scoperta e della diagnosi di DSA

Funzionamento delle abilità di lettura, scrittura e calcolo e descrizione dei comportamenti

Il PDP riporta indicazioni su ogni abilità acquisita:

  • Lettura: velocità, correttezza e comprensione
  • Scrittura: grafia, tipologia di errori, produzione
  • Calcolo: mentale, per iscritto
  • Altro: eventuali disturbi nell’area motorio-prassica, ulteriori disturbi associati, bilinguismo o italiano L2, livello di autonomia

Per il disturbo oggetto del PDP, i dati inseriti partono dagli errori più ricorrenti e indicano come influiscono sull’apprendimento. Per questo motivo, il PDP ha una voce per ogni area nella quale può manifestarsi una difficoltà e raccoglie:

  • gli elementi inclusi nella diagnosi: sono elementi presenti in ogni diagnosi redatta in conformità con quanto stabilito dalla Consensus Conference sui DSA e che la rendono una diagnosi “in regola”: in alcuni casi può essere importante chiedere il supporto ed eventuali chiarimenti allo specialista che ha scritto la diagnosi
  • gli elementi emersi dall’osservazione in classe: è la parte che spetta ai docenti, altrettanto importante perché sono proprio i docenti ad avere la visione privilegiata della vita condotta ogni giorno a scuola dal loro studente.

Ogni annotazione deve essere chiara e comprensibile per rendere il PDP più efficace possibile.

Il PDP può riportare anche altre voci riferite sempre al processo di apprendimento come:

  • La proprietà di linguaggio
  • La memoria e l’attenzione
  • L’affaticabilità
  • Le prassie (capacità di eseguire, pianificare, progettare)

Altri aspetti significativi

Altri aspetti significativi tengono conto:

  • della motivazione dell’alunno: indicano la sua partecipazione e consapevolezza delle proprie difficoltà e dei suoi punti di forza, e il suo livello di autostima
  • degli atteggiamenti e comportamenti rilevati a scuola: la frequenza scolastica, il rispetto delle regole e degli impegni, l’accettazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, la capacità di lavorare in autonomia
  • delle strategie e degli strumenti usati nello studio: tutto quello che lo studente fa e usa – schemi, mappe, computer, sintesi vocale, calcolatrice e altri strumenti e software – e se l’efficacia sia consolidata o da potenziare
  • di come lo studente affronta lo studio delle lingue straniere e delle difficoltà che incontra

Se lo studente ha ricevuto la diagnosi da poco tempo, in questa sezione è possibile indicare il percorso introduttivo a strumenti e strategie.

Anche l’alunno stesso è chiamato in causa dal PDP e può indicare i suoi interessi, i suoi punti di forza e di debolezza e le sue aspettative per il suo percorso scolastico.

Interventi educativi e didattici

È l’area riservata alle strategie e metodi di insegnamento personalizzati e individualizzati, alle misure dispensative e strumenti compensativi, ai tempi aggiuntivi  e i parametri di valutazione, divisi per le macroaree:

  • linguistico-espressiva
  • logico-matematica-scientifica
  • storico-geografica-sociale

Per per ogni materia di studio, si indica:

  • la descrizione delle abilità da potenziare
  • gli strumenti compensativi
  • le misure dispensative
  • le strategie didattiche inclusive
  • le modalità di verifica (prove scritte e orali e indicazioni generali)

Il PDP, che come abbiamo già detto è un documento fluido e modificabile nel tempo, può contenere anche la descrizione delle performance raggiunte, cioè quello che l’alunno sa fare dopo l’introduzione di strategie, strumenti e misure che tengono conto della sua difficoltà e valorizzano i suoi punti di forza.

Gli strumenti compensativi, le misure dispensative e i parametri e i criteri per la verifica e la valutazione possono essere riassunti e raggruppati in un quadro riassuntivo che ne dia visione globale.

Sempre in questa sezione è possibile indicare quali misura adottare per tutta la classe, con riferimento agli strumenti e alle strategie introdotti per l’alunno visti in ottica inclusiva: per esempio, l’uso delle mappe concettuali e di un software per crearle esteso a tutti gli alunni come metodo efficace per sostenere la spiegazione in classe, lo studio e l’apprendimento.

Modelli di PDP, dove trovarli

Il MIUR ha preparato due modelli di PDP, per la scuola primaria e secondaria, sulla base dei quali molti istituti preparano e poi mettono a disposizione i loro format che di solito condividono sui singoli siti web, a disposizione per la consultazione e l’uso delle famiglie e degli insegnanti.

Scarica i modelli di PDP dal sito del MIUR

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