L’adolescenza rappresenta un costante mettersi alla prova nella relazione fra genitori e figli.

La fatica che percepiamo come genitori, porta con sé tanti pensieri, riflessioni e preoccupazioni poiché ogni adolescente è diverso dall’altro, con uno sviluppo che comporta importanti cambiamenti sia a livello fisico che emotivo e psicologico.

L’adolescenza è come una “esplosione di colori” che al suo interno contiene moltissime sfumature, che possono passare dai colori più decisi e forti a quelli più tenui e delicati. Allora, come orientarci in questa complessità? Come accompagnare i nostri figli in questa fase di cambiamento e costruzione della propria identità di giovani adulti?

Prima di tutto cerchiamo di capire cosa sta cambiando o cosa potrebbe cambiare nei nostri figli. Questo passaggio porta con sé anche cambiamenti nel legame che si è costruito con le proprie figure genitoriali: una spinta che nasce dal bisogno di autonomia e indipendenza. Si sperimentano nuove relazioni differenti da quelle familiari, che portano i ragazzi a scoprire nuovi aspetti di sé che si evolvono con la maturazione del cervello che biologicamente culmina verso i 25 anni.

Dobbiamo considerare che tutti questi cambiamenti avvengono in un contesto storico molto complesso, caotico e stressante, sia per i ragazzi che per noi genitori e ricordare a noi stessi che anche noi siamo stati adolescenti proprio come i nostri figli.

Quale fattore di protezione possiamo mettere in atto come genitori? Provare ad accogliere senza giudizio le emozioni che arrivano dai nostri ragazzi, prestare attenzione agli stati emotivi, soprattutto quando questi portano con sé grandi livelli di ansia e stress. Le ricerche nell’ambito delle neuroscienze e numerosi ricercatori tra cui David Bueno, mettono in luce l’importanza degli stati emotivi per una maturazione equilibrata degli adolescenti.

Stare nella relazione con i nostri figli anche se spesso questo porterà a dover affrontare il conflitto. I ragazzi hanno bisogno di sperimentare l’autorità dell’adulto che deve fissare limiti precisi e nella trasgressione va data la possibilità di comprendere eventuali errori commessi. Il conflitto e le discussioni critiche, seppur faticose, portano i ragazzi a sfidare le prospettive dei genitori e questo li porterà ad un nuovo apprendimento e scoperta, ad una ristrutturazione del proprio modo di pensare.

Lasciare spazio e saper aspettare il momento giusto per stare in ascolto rappresentano un altro fattore di supporto. Fiducia, autonomia e indipendenza diventano gli aspetti chiave di questa nuova fase. Il potersi sperimentare con altri attori sociali che non siano quelli familiari diventa di fondamentale importanza per poter sviluppare nuove competenze sociali e di comunicazione che serviranno anche nel mondo degli adulti.

Stare in ascolto è un compito importante nel mestiere del genitore che funge da base sicura nel momento in cui l’adolescente sente il bisogno di tornare a confrontarsi con le proprie figure genitoriali.

Tutti questi cambiamenti e sfide possono rendere l’adolescenza un periodo di grande vulnerabilità soprattutto per quei ragazzi che manifestano già altre fragilità come, ad esempio, quelle nell’ambito dell’apprendimento (Disturbi specifici dell’apprendimento o altri Bisogni Educativi speciali). Diventa fondamentale non sottovalutare eventuali manifestazioni di disagio emotivo, relazionale o scolastico intervenendo per tempo attraverso percorsi di sostegno alla genitorialità o di supporto diretto ai ragazzi in base alle diverse situazioni di bisogno.

Possiamo pensare a noi genitori come a dei funamboli che cercano di stare in equilibrio in questa fase della vita fatta di scossoni e cambiamenti, ma se ci sentiamo in difficoltà possiamo chiedere aiuto e farci tendere la mano da chi ci può aiutare a stare in equilibrio. Possiamo anche sbagliare e cadere ma con la consapevolezza di poterci rialzare e ripartire per questo meraviglioso viaggio con i nostri ragazzi.

 

Tratto da: “Genitori e Bambini – Rivista Etica” nr.15, Primavera 2023.

 

A cura di: Giovanna Cialdini – Psicologa presso il Centro di Apprendimento Anastasis

 

 

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