Non è facile fare sintesi di ciò che viene spiegato dai docenti in classe, non è  semplice trascrivere velocemente ed in modo sintetico i concetti importanti.
Esistono tecniche per imparare a prendere appunti in modo efficace e strumenti che supportano questo importante processo che inizia a scuola e continua nello studio a casa.

 

Prendere appunti: un compito complesso

L’appunto è una breve nota o riassunto conciso, scritto con lo scopo di ricordare gli elementi di una fonte considerati più rilevanti; gli appunti sono notazioni rapide e sintetiche relative a un momento di ascolto, del quale si vogliono fissare le informazioni principali.

Queste annotazioni possono essere abbreviate o ridotte in simboli e disegni; lo scopo degli appunti per gli studenti è soprattutto quello di aiutare a fissare da subito le informazioni nella memoria.

Prendere appunti è un comportamento complesso che coinvolge una vasta gamma di processi mentali legati alla gestione delle informazioni e le loro interazioni con le altre funzioni cognitive  (Piolat, A., Olive, T. & Kellogg, R. T., 2005).

La persona che prende appunti deve acquisire e filtrare le fonti in entrata, organizzare e ristrutturare preesistenti strutture di conoscenza, comprendere e scrivere la propria interpretazione delle informazioni e, infine, conservare ed integrare il materiale appena elaborato.
Il risultato è una rappresentazione della conoscenza e la sua conservazione in memoria.

 

Perché è importante prendere appunti a scuola

Prendere appunti è un modo per aiutare gli studenti ad identificare l’importanza dei concetti trattati in classe; anche chi ha una buona memoria non sarà in grado di ricordare tutto ciò che l’insegnante spiega. Una documentazione scritta permanente a cui poter far riferimento in base al bisogno può rivelarsi indispensabile sia in classe sia nello studio a casa.
Imparare a prendere appunti è indispensabile per diventare uno studente attivo anche in classe e per poter studiare in modo efficace a casa; saper prendere appunti a lezione vuol dire risparmiare molto tempo in fase di studio; prendere appunti, inoltre, assolve ad una duplice funzione: 

  • funzione di codifica perché lo studente potrà rileggere le informazioni ogni volta che avrà bisogno;
  • funzione di immagazzinamento perché la lettura di quanto appuntato agevola l’archiviazione del materiale in memoria.

 

Perché può essere difficile prendere appunti 

Ogni persona dovrebbe prendere appunti utilizzando la tecnica che più gli è congeniale, secondo la propria esperienza, dando ai vari segni, parole, disegni i significati che ritiene più opportuni. Spesso risulta difficile per gli studenti con Disturbo Specifico dell’Apprendimento e, in generale, per studenti con Bisogni Educativi speciali, stare attenti, ascoltare e prendere appunti nello stesso momento, tanto più quando vi è un disturbo nell’area della scrittura: dato che la scrittura non è automatizzata, può risultare complesso scrivere e contemporaneamente ascoltare, quindi gli appunti non saranno completi e, in più, è necessario avere una grafia che sia comprensibile quando si dovranno rileggere; in questo caso, quindi, l’attenzione che dovrebbe essere riposta nel comprendere la lezione viene impiegata nello scrivere, perdendo così un momento importante per l’apprendimento.

Sono tanti gli studenti con DSA che riferiscono che l’ascolto della lezione in classe è un momento cruciale del loro studio, quale modalità anche per prepararsi alle verifiche (Stella, Grandi, 2011) ma che faticano a trovare una modalità che permetta loro di prendere appunti efficaci ed utili. 

 

Tecniche e strumenti  per prendere appunti durante la lezione

Ogni studente è diverso e ha bisogno non solo di un proprio metodo di studio ma anche della propria personale modalità per prendere appunti. 

Non esiste un solo metodo ma esistono alcuni buoni consigli che possono aiutare a mettere a punto la propria tecnica.

 

Il metodo Cornell

Il metodo Cornell è un metodo ideato dal professore Walter Pauk dell’Università di Cornell nel 1989. Secondo il metodo Cornell gli appunti devono essere disposti su una colonna del foglio e le parole chiave nell’altra colonna; il foglio sarà poi diviso in due colonne: una più grande (di solito il 75% del foglio) per prendere appunti sul lato destro e l’altra più piccola per domande e parole chiave sul lato sinistro; è infine necessario lasciare circa cinque centimetri, o sette righe, dal fondo della pagina.
L’idea è quella che lo studente utilizzi la colonna più grande per prendere appunti e che scriva frasi concise, evitando frasi troppo lunghe.

schema metodo appunti

Schema per appunti – metodo Cornell

 

Per preparare una pagina per prendere appunti secondo il metodo Cornell, basta seguire questi passi:

  • scrivere il proprio nome, l’argomento, la data e il numero di pagina in alto,
  • disegnare una linea (o lasciare dello spazio) dal bianco all’alto circa 5 centimetri dal lato sinistro,
  • disegnare una linea (o lasciare dello spazio) per un indice del contenuto della pagina.

 

 

Il libro cartaceo e/o digitale

Se gli insegnanti sono soliti fare una lezione che segue a grandi linee il libro e se il testo offre dei buoni indici visivi per seguire in modo proficuo una lezione può essere utile ancorarsi al libro cartaceo e usarlo in sostituzione degli appunti; per uno studente con DSA questo processo di ancoraggio degli appunti è ancora più proficuo se avviene direttamente sul libro digitale; inoltre, se lo studente vuole usare il computer a scuola, potrà sfruttare la versione PDF del libro, evidenziando le parti più importanti, e con l’uso di software specifici potrà:

  •  evidenziare i punti salienti, anche con colori diversi;
  • indicare collegamenti con frecce; 
  • scrivere appunti direttamente a margine del libro; 
  • salvare le modifiche apportate al documento;
  • rileggere con la sintesi vocale (Stella, Grandi, 2011).

 

 

Le mappe cartacee e /o multimediali

Alcuni allievi, che hanno imparato a usare le mappe, riescono a schematizzare i concetti durante la spiegazione, attraverso immagini e/o disegni, parole-chiave e collegamenti. Questo modo di prendere appunti va incentivato, soprattutto in studenti con neurodiversità, perché risponde alle caratteristiche visive dell’apprendimento e permette di avere una solida base da cui partire nello studio a casa.

mappa e appunti sullo schermo digitale

I software per l’apprendimento Anastasis permettono di affiancare nella stessa schermata del computer un editor di testo per scrivere gli appunti e un editor di mappe per organizzare le informazioni in modo visivo e gerarchico.

 

Il registratore

I registratori vocali portatili permettono di prendere appunti in maniera rapida e funzionale senza aver bisogno del quaderno e della penna; questi strumenti possono essere anche multifunzione poiché funzionano anche come lettori musicali e per scaricare dati grazie alla porta USB che può essere collegata pa proprio PC.

Per alcuni studenti può essere strategico registrare una spiegazione invece di prendere appunti manualmente; in questo modo il compito di scrittura, che potrebbe risultare difficoltoso e lento, è trasformato in un compito di ascolto quando in seguito saranno ascoltate le registrazioni.
E’ importante ricordare che prima di utilizzare questi strumenti è opportuno ottenere il permesso di registrare da parte della Scuola. 

 

Strategia REAP

Dall’acronimo in lingua inglese REAP – Read, Encode, Annotate, Ponder (Leggere, Codificare, Annotare, Riflettere), questo metodo è mirato all’accrescimento della comprensione.

Consiste in 4 fasi:

  • Read – gli studenti leggono l’argomento.
  • Encode – gli studenti codificano il testo mettendo in tale codifica la sostanza di che cosa leggono attraverso l’utilizzo di parole proprie.
  • Annotate – gli studenti annotano il testo scrivendo le idee principali (note, parole significative, citazioni).
  • Ponder – gli studenti riflettono su che cosa è stato letto pensando e comunicando con gli altri per fare i collegamenti personali, sviluppare domande sull’oggetto di studio e/o collegare questa lettura ad altre letture.

 

L’insegnante deve accertare che gli studenti completino correttamente tutte le fasi e, in particolare, quella della Riflessione (Ponder) perché questa è decisiva ai fini dell’approfondimento e della sintesi di quanto si studia.

 

Dagli appunti a scuola allo studio a casa 

Quando lo studente avrà trovato gli strumenti e le strategie più funzionali per il proprio modo di apprendere potrà completare lo studio iniziato a scuola a casa, rielaborando gli appunti e integrando le informazioni con quelle del proprio libro di testo. 
Lo studio potrà terminare con la creazione di una mappa multimediale utile anche in fase di esposizione orale.

 

Contenuti a cura di Monica Bertelli, Psicologa, Responsabile Laboratori Anastasis

 

Bibliografia

Piolat, A., Olive, T. & Kellogg, R. T. (2005). Cognitive effort during note-taking. Applied Cognitive Psychology, 19, 291–312.
Stella G., Grandi L. (2011), Come leggere la dislessia e  i DSA. ed. Giunti EDU

 

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